Cassazione, sentenza shock: condannato per essere troppo avaro
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Direttore: Alessandro Plateroti

Cassazione, sentenza shock: condannato per essere troppo avaro

giudice imputato tribunale

É stato condannato dalla Cassazione per la sua avarizia: con la sua mania del risparmio ha messo in atto maltrattamenti contro la moglie.

Una storia che ha dell’incredibile a Bologna, dove la Cassazione ha confermato la condanna di un coniuge per essere stato troppo spilorcio. L’uomo aveva costretto la coniuge ad una condizione di risparmio domestico diventata insostenibile.  

Tra le assurde regole imposte dall’uomo, quella di utilizzare due strappi di carta igienica alla volta e fare la doccia una sola volta alla settimana. L’uomo di origine bolognese era ossessionato dal risparmio, tanto da vivere in condizioni impensabili per una persona normale. 

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In questo senso, la Cassazione ha stabilito che il comportamento dell’uomo può tranquillamente essere considerato come maltrattamento. Secondo quanto appreso, l’accusato avrebbe costretto per anni la moglie a vivere risparmiando in maniera centesimale, nonostante i due non avessero alcun problema economico. 

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L’uomo sarebbe accusato di maltrattamento per aver instaurato all’interno dell’abitazione un clima invivibile e di sopraffazione a causa delle pesanti limitazioni imposte alla moglie, anche su spese essenziali. 

I motivi dell’accusa

Era l’uomo a decidere dove, come e quando si sarebbero effettuati gli acquisti, anche quelli più elementari, come ad esempio la spesa. Nelle motivazioni della Cassazione si legge che alla donna era consentito effettuare acquisti solo in negozi “notoriamente a costo contenuto”. Inoltre era possibile comprare solo prodotti “in offerta, sia per la casa che per l’abbigliamento”.  Invece a tavola era possibile utilizzare un solo piatto ed una sola posata.  

Tra le denunce della donna, il fatto d’essere stata costretta ad utilizzare “solo di due strappi di carta igienica” alla volta, nonché raccogliere l’acqua utilizzata per la doccia dentro una bacinella. La donna invece si “poteva fare solo una volta a settimana”. La sentenza, riportata dal Messaggero, riferisce che la Cassazione ha stabilito come giusto adottare “uno stile di vita improntato al risparmio, anche rigoroso e non necessitato”. Nonostante ciò questa non può essere un’imposizione.  

In questo senso la donna ha sofferto del trattamento riservatole dal marito. Per questo motivo le amiche e il padre hanno testimoniato per denunciare i maltrattamenti che avrebbero trasformato la donna da persona solare “a una persona affetta da disturbo post traumatico da stress”. 

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ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2023 10:07

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